Descrizione
Si tratta di un laghetto vulcanico, di forma ovale, dal perimetro di 1,5 km, ed è posto tra i comuni di Velletri e di Cori, in un'enclave amministrata dal comune di Artena, quindi nel territorio di Artena. Orograficamente è individuabile nella piana tra i Colli Albani e i Monti Lepini. Sito di gradevole bellezza paesaggistica, ospita una notevole biodiversità di fauna (ittica e avifaunistica) e di flora (canneti e querce secolari lungo la riva). La pesca è molto praticata sul luogo dagli appassionati locali. Il metodo preferito è quello detto "a Spinning", ma sono praticati, in larga misura, anche i metodi detti "a fondo" e "all'inglese". Nel Lago sono presenti diverse varietà ittiche: Luccio, Persico reale, Persico Trota, Tinca, Anguilla e Scardola. Sembra siano presenti anche esemplari di Carpa e Lucioperca. Per la pesca nel Lago La Torre è necessario disporre di regolare licenza.
Si tratta di un'oasi che include le acque di un piccolo lago e le aree limitrofe, tra le province di Roma e di Latina.
Il Lago è diventato monumento naturale con D.P.R.L. 21 giugno 2007, n. 425 (B.U.R. del 30 luglio 2007, n. 21).
Aspetti storici - Un insediamento protourbano, secondo recenti indagini, si sarebbe sviluppato sul Colle della Coedra, una delle colline che sovrasta il lago, sulla antica Via Doganale, a partire dal IX sec a.C., fino a divenire uno dei più estesi di tutto il Lazio. Sembra sia stato abbandonato nel VI sec a.C. Probabilmente la sua fortuna, e la sua fine, sono legate agli eventi che vanno dalla fine della dinastia dei Tarquini a Roma all'espansione da parte dei Volsci. Aspetti ambientali - Il 12 maggio del 2007 la Regione Lazio ha avviato l'iter per elevare il Lago La Torre a Monumento Naturale. Cinema - Nel 1911, proprio sul lago di Giulianello, oltre che nelle campagne veliterne, fu girato il primo film degli studi cinematografici della Helios Film di Velletri, allora esistenti. Il titolo era L'Inferno, ed era basato sull'inferno dantesco: film muto, in bianco e nero, della durata di 15'. Recentemente è stato rinvenuto nella Filmoteca Vaticana e presentato restaurato nel I festival del cinema dei Castelli Romani a Ciampino. La Helios perse per questo film una causa con la Milano Films, autrice di un altro Inferno contemporaneo a questo, che viene considerato il primo lungometraggio della storia del cinema italiano. (da wikipedia)
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Ultimo aggiornamento: 25 marzo 2025, 12:44